11 maggio 2011

Deputato significa non dire mai mi spiace?


Allora, qualcuno ha notizie della legge contro l'omofobia, di cui ogni tanto si parla?
Noi abbiamo fatto qualche modesta indagine.
Tanto per cominciare, ecco il testo uscito dalla Commissione della Giustizia della Camera:

PROPOSTA DI LEGGE (CONCIA)

Art. 1.
1. All'articolo 61 del codice penale è aggiunto, in fine, il seguente numero:

«11-quater) l'avere, nei delitti non colposi contro la vita e l'incolumità individuale, contro la personalità individuale, contro la libertà personale e contro la libertà morale, commesso il fatto per motivi di omofobia e transfobia, intesi come odio e discriminazione in ragione dell'orientamento sessuale di una persona verso persone del suo stesso sesso, persone del sesso opposto, persone di entrambi i sessi».

Art. 2.
1. Entro il mese di febbraio, a decorrere dall'anno successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro per le pari opportunità presenta al Parlamento una relazione sulle azioni intraprese contro le discriminazioni operate per motivi di omofobia e transfobia, sugli obiettivi raggiunti, nonché sugli indirizzi da seguire.

Per i non esperti di diritto, ci permettiamo di dare una spiegazione: l'articolo 61 del codice penale è quello che elenca le circostanze aggravanti di un reato, ovvero quei fatti o quelle ragioni ricorrendo i quali la pena viene aumentata.
Come fanno correttamente notare gli uffici della Camera,
nella documentazione che accompagna il progetto di legge, la tecnica legislativa è sbagliata, trattandosi di una aggravante speciale, limitata cioè ad alcuni reati, mentre l'articolo 61 del codice penale raccoglie le aggravanti cosiddette comuni, ovvero quelle che valgono per tutti i delitti e le contravvenzioni. Ma in effetti le leggi, e non da oggi, sono fatte in maniera piuttosto trasandata, e potrebbe essere un peccato veniale.

Questo testo è già arrivato in Aula a Montecitorio, il 13 ottobre 2009 (sì, quasi un anno e mezzo fa) e lì sono cominciati i veri problemi.
Infatti il Governo ha chiesto di rimandarlo in Commissione per ulteriori approfondimenti: su tale richiesta l'aula ha votato e l'ha respinta.

Successivamente però è stata votata una pregiudiziale di costituzionalità presentata dall'UDC: significa che secondo alcuni parlamentari la proposta di legge da esaminarsi viola la Costituzione, e pertanto deve essere meglio predisposta e formulata. La pregiudiziale era molto probabilmente strumentale, ma era fondata sulle lacune di tecnica legislativa, ed è stata accolta.

Abbiamo quindi chiesto all'onorevole Concia, ispiratrice della proposta di legge, che prospettive possano esserci per il futuro: dal suo sito, cliccando su contatti, ci siamo trovati sul sito della Camera dei Deputati, e pertanto alla casella di posta elettronica ufficiale della parlamentare.

Sabato sette maggio abbiamo scritto, la risposta è arrivata lunedì nove maggio ed è questa:

Innanzitutto grazie per la tua adesione a questa battaglia per l'approvazione di una legge tanto indispensabile quanto osteggiata in questi anni. Dal 2008, dalla mia elezione a deputata, lavoro a una Legge contro Omofobia e Transfobia per portare ai cittadini e alle cittadine omosessuali di questo paese il riconoscimento di diritti altrove ritenuti ovvi.
E per rendere questo paese migliore per tutti.
Come sai la legge torna in aula dal 23 maggio, e io sono nuovamente relatrice. Ho bisogno dell' aiuto di tutti e tutte per questo ultimo tentativo di vederla approvata, perché il mio lavoro non è nulla senza la vostra determinata passione e fiducia.
Nei prossimi giorni ti manderò informazioni più dettagliate su quello che puoi fare per sostenere la Legge. Ti suggerirò eventi, iniziative, passaparola, piccole azioni sul web a cui puoi partecipare.
Intanto puoi:
- Ricordare a tutti gli amici che la legge torna in aula il 23 e va sostenuta. E' semplice, puoi farlo via mail, attraverso il tuo blog, con link, note, aggiornamenti di stato sui social network o con telefonate oppure semplicemente di persona.
- Cambiare la tua foto del profilo facebook aggiungendo un testo che sostenga la legge.
Per esempio puoi scrivere: Legge Omofobia subito.
Oppure: l'Omofobia ha i giorni contati.
- Presto potrai scaricare dal mio sito paolaconcia.it e poi diffondere una campagna stampa a cui stiamo lavorando.
Tieni d'occhio la mia pagina fan Anna Paola Concia su Facebook, il mio account twitter annapaolaconcia e il mio blog www.paolaconcia.it, per ulteriori notizie.

Niente affatto perspicuo, non è vero? Considerato il tempo intercorso fra domanda e risposta, abbiamo escluso si trattasse di un risponditore automatico, imputando una risposta così poco a tono alla fretta ed alla tensione di questo periodo.

Abbiamo scritto di nuovo:

da *****************
a "Anna Paola On. Concia"
data 09 maggio 2011 19:48
oggetto Re: Sostieni la legge contro l'omofobia
gentile onorevole, non sono stato chiaro e me ne scuso. riformula quindi la domanda.
dopo due imboscate in aula, quali prospettive ci sono per il suo progetto di legge?
grazie sin d'ora per la risposta.
**********************

E questa è stata la risposta (notare la data e i destinatari, per favore):

da Anna Paola On. Concia concia_a@camera.it
a concia_a@camera.it
ccn ********************
data 10 maggio 2011 11:08
oggetto SOSTENGO LA LEGGE ANTI OMOFOBIA
Carissimi e carissime,
è il momento di far vedere il nostro sostegno all'approvazione della Legge contro l'Omofobia e la Transfobia, in aula il 23 maggio.
Per renderlo noto e comunicarlo a tutti, vi chiedo di sostituire fino a quel giorno le vostre foto profilo con quella che vi allego.
Diffondete e condividete più che potete.
A presto,
Anna Paola Concia

Insomma, l'onorevole Concia ha preso - tra gli altri - l'indirizzo privato di posta elettronica del nostro redattore e lo ha utilizzato per inviare - come ad altri - messaggi pubblicitari, più o meno indesiderati: di rispondere, prima che ad un blogger, ad un cittadino elettore, non se ne parla proprio.

Scusate, ma voi comprereste un disegno di legge usato da un tipo così?

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